diotimacomunità filosofica femminile

per amore del mondo Numero 5 - 2006

Per altri versi

La cacciata dal paradiso

con le mani sul viso corsero

giù dalla strada

la cacciata dal paradiso

era appena iniziata

la trasformazione del reale

in un remoto angolo della vita

doloroso sgomento

sulle dita gli anelli

a testimoniare il legame

quasi gia abbandonato

gia ricordo e passato

rinchiuso nelle parole

occupava uno spazio trascurabile

leggero come una piuma

le gambe pesanti ferme

come un tronco

fossero radici antiche

per abbeverarsi in quella terra

nelle sue sussurrate parole

poi quella definitiva

la partenza all´alba

con le valigie in mano

le lacrime asciugate

zia Maria ci protegga

e poi la strada

l´arrivo in un deserto cittadino

esteso da un capo all’altro

con qualche vetrina

la televisione e la macchina di vidimazione

gente in fila

davanti a uno schermo

con le mani giunte

e la coca cola in mano

fino alla mattina

gli occhi abbassati dei passanti

la mancanza di saluto

strane usanze

vecchi confinati in cantina

lavati velocemente la mattina

nutriti di pastiglie

di pane vecchio una settimana

una chiamata al telefono

ogni tanto

un bottone telecomandato

per le urgenze

un bacio solo a natale

nelle strade due ragazzi

in folle corsa verso la meta

poi l´incendio della mente

le gambe da amputare

la mamma piange inutilmente il suo bambino

ha perso l´autorita´

quel giorno del silenzio

di fronte alla violenza del padre

il paradiso e´ passato o e´ presente

forse arriverà domani

stava in quella capanna esposta al vento

col tetto di lamiera

nel respiro lento adagiato sul seno della madre

o in una birra fresca sul banco dell’osteria

aprendo la valigia impolverata

sistemata in un angolo del ricovero di fortuna

trovò ancora intatto

tutto il  proprio passato

il sangue scorreva come prima

il fuoco era acceso

la madre pronunciava le parole di prima

portava un vestito consumato

spingeva la figlia all’uscita

non voleva che restasse

desiderava per lei un’altra vita

poi un messaggio cifrato

annunciato da un bip allegro

arrivato ieri sera all’ora della cena

nel quale si leggeva

“ti prometto il paradiso”

now

Amen