Le identitéx nazionali si frammentano in identité infinitamente pill numerose e pill piccole. Gli scambi sono sempre pill frequenti e pill veloci. Questo doppio aspetto della realtil pone la questione del radicamento nel parlare. Ritoma viva la domanda di Hannah Arendt: che cosa resta? E la risposta del nostro libro e < seppure per motivi storici completamente diversi – simile alla sua: resta la lingua materna. ll radicamento della lingua matema e la risposta a questioni rispetto alle quali e fallita sia una politica di tutela delle minoranze linguistiche, sia uno stile di pensiero astrattamente cosmopolita. Il libro attraversa questi temi considerando anche le esperienze di chi abita pi lingue.
Elisabeth Jankowski e Veronika Mariaux insegnano lingua tedesca presso l’Università di Verona. Luisa Muraro insegna filosofia presso lUniversiti1 di Verona. Eva-Maria Thiine insegna linguistica tedesca presso l’Università di Bologna. Chiara Zamboni insegna filosofia del linguaggio presso l’Università di Verona.
Indice
- Ascoltare la madre di Elisabeth Jankowski
- L’allegoria della lingua materna di Luisa Muraro
- Estraneità nella madrelingua di Eva-Marie Thüne
- Al di là di identità e appartenenza di Veronika Mariaux
- Lingua materna tra limite e apertura infinita di Chiara Zamboni
- Percorsi di lettura
- Le riflessioni di Arendt, Irigaray, Kristeva e Cixous sulla lingua materna Scheda di Chiara Zamboni
- Metafora e simbolico Scheda di Veronika Mariaux
- Il giudizio della madre Scheda di Elisabeth Jankowski
- Abitare più lingue: la prospettiva psicoanalitica Scheda di Eva-Maria Thüne